Perché si digerisce male?
Molte persone soffrono di una cattiva digestione. I disturbi più frequenti come il bruciore e la pesantezza di stomaco, possono essere collegati a intolleranze alimentari oppure a un’errata alimentazione. Bere alcol, mangiare troppo, troppo velocemente, mangiare cibi fritti o che contengono molti grassi sono tutti fattori che incidono negativamente sulla vostra digestione.
Ecco perché è importante prendersi cura dell’alimentazione e, in caso di disturbi, rivolgersi al medico o al farmacista di fiducia per integrare la propria alimentazione con una adeguata quantità di enzimi digestivi.
Gli enzimi digestivi
Avrai già sentito parlare degli enzimi digestivi probabilmente sai che fanno bene, ma non sai esattamente perché. Proviamo, quindi, a fare un po’ di chiarezza.
Gli enzimi digestivi sono sostanze di natura proteica che attraverso la scomposizione del cibo in nutrienti aiutano il nostro organismo ad assorbire il cibo che mangiamo.
Se vengono a mancare o non sono presenti in quantità adeguate la nostra digestione diventa più lunga e laboriosa e il corpo accumula scorie e gonfiore. Senza un’adeguata presenza di enzimi digestivi nel tubo digerente la digestione sarebbe più complessa: il pancreas sarebbe costretto a un lavoro extra e noi potremmo, proprio per questo, andare incontro ad alcuni disturbi legati ad una cattiva digestione come, ad esempio, il malassorbimento di nutrienti o pancia gonfia.
Dove trovarli in natura?
Gli enzimi digestivi vengono prodotti naturalmente da ghiandole salivari, stomaco, pancreas, fegato e intestino, ma possono anche essere trovati in natura negli alimenti.
Specialmente con l’avanzare dell’età, quando il nostro organismo comincia a produrre meno enzimi, seguire una giusta alimentazione può aiutare a contrastare alcuni disagi legati alla cattiva digestione.
Potete trovare gli enzimi digestivi nella frutta fresca come ananas e papaya, ma anche nelle fragole, nelle banane, fichi, mango e melone e nella verdura fresca come broccoli, carote, cipolle, cetrioli, insalata, pomodori, finocchi e zucchine.
Oggi il cibo è a forte rischio di carenza di enzimi a causa dei metodi di coltivazione su larga scala e dell’impoverimento dei terreni. Quello che vi consigliamo è di preferire vegetali freschi portati a giusta maturazione rispetto a quelli conservati. La natura, infatti, preserva le proprietà enzimatiche degli alimenti freschi.